Arjeta Agolli, Recy Technologies: la diversità è un valore

21 Marzo 2023

Superare le barriere culturali consente di migliorare le performance di business, che in Recy si traduce in garantire un mercato sempre più sostenibile, tutelando l’ambiente e migliorando la qualità di vita

Laureata dapprima, in Economia azienda le e, successivamente, in Management ed Economia delle imprese, Arjeta Agolli è presente nel settore del riciclo a partire dal 2018. Oggi è General Director & Chief administrative officer di Recy Technologies.

 

Come è entrata in questo settore e qual è il suo ruolo oggi?
Nella vita, ho sempre avuto molta ambizione e ho sempre voluto fare la differenza. Inutile, pertanto, nascondere la mia felicità quando, nel 2018, entrai a far parte del settore riciclo che rappresenta il futuro della nostra società. Inizia il mio percorso come parte dell’ufficio Administration & Accounting presso Recy Technologies, azienda che si occupa di progettazione e realizzazione di linee innovative per il riciclo delle materie plastiche, per essere, nel 2020, promossa Chief administrative officer. Quando iniziai il mio percorso, nonostante l’ambizione di riuscire ad avere il timone dell’azienda, non avrei immaginato di riuscirci in così poco tempo. Eppure, nel 2022, grazie al proseguimento degli obiettivi, alla costanza, perseveranza, passione per il mio lavoro e, soprattutto, grazie alla fiducia accordatami dalla proprietà, sono stata designata General Director. Chiaramente, sono orgogliosa, felice e riconoscente, da un lato, e, dall’altro, consapevole della grande responsabilità affidatami. Sono però, parimenti, consapevole di far leva su un team dinamico, innovativo e competente che mi supporteranno nell’assunzione di decisioni consapevoli.

 

Da donna in un settore maschile, può confermare che qualcosa sta cambiando?
La presenza molto “maschile” non è un problema riguardante unicamente il settore del riciclo, innegabilmente. L’intera industria è ancora fortemente dominata dagli uomini, anche se, negli ultimi anni, si è percepito e continua a percepirsi un chiaro spostamento verso un’industria più femminile, con una crescita rilevante riguardo alle donne che ricoprono ruoli di management e leadership. Attualmente, ci sono molti esempi di donne che hanno sfidato i retaggi culturali e hanno dimostrato il proprio valore. Non esistono, infatti, mansioni specifiche per il sesso maschile o per il sesso femminile; ci vuole soltanto autodeterminazione, costanza, emancipazione, passione per il lavoro e competenza. Personalmente, non ho mai percepito il fenomeno della “discriminazione” in quanto ho avuto la fortuna di essere parte di un’azienda, non soltanto innovativa dal punto di vista tecnologico ma, soprattutto, con una visione culturale estremamente innovativa. Il consiglio che mi sento di dare è quello di superare predette barriere culturali e azzerare le disuguaglianze di genere in quanto l’assenza delle donne in posizioni di leadership non è più semplicemente un problema di diritti ma, soprattutto, è una perdita di valore per l’intero sistema economico.

 

Quali sono le sue sfide per il 2023?
Le sfide per il 2023 sono tante. La sfida prioritaria è il potenziamento del business, impegnando sempre di più il nostro reparto di R&S nella ricerca di tecnologie innovative per il riciclo delle materie plastiche, da un lato, e, dall’altro, promuovendo e consolidando il marchio RECY. Se da un lato la sfida prioritaria è il potenziamento del business, dall’altro, non dobbiamo, però, dimenticarci il nostro orientamento green e il nostro impegno nella ricerca di un modello di sviluppo orientato a garantire un mercato sempre più sostenibile, tutelando l’ambiente e migliorando la qualità di vita.

 

Fonte Tecnoplast, www.tecnoedizioni.com